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12 luglio 2007 alle 19.08 di netquik |
Fonte: Varie |
Montecitorio Passa a Linux e Wi-Fi |
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Dopo la migrazione a Linux del parlamento francese, anche la Camera dei Deputati italiana si prepara al passaggio al sistema open-source, "per risparmiare, in nome del pluralismo e della flessibilità" spiega l'onorevole Franco Grillini, di Sinistra democratica.
Come riportato sul blog di Pietro Folena, presidente della Commissione Cultura, è stato infatti presentato due giorni fa dai deputati questori (Albonetti, Colucci e Galante), insieme al dirigente del servizio informatica, il piano per il passaggio dell’infrastruttura informatica della Camera da Windows a Linux. Il piano prevede il passaggio graduale dell’intera amministrazione di Montecitorio al nuovo sistema (server, desktop e applicazioni) e l’opzione, a richiesta, per le segreterie e i deputati (compresi i computer portatili). Inoltre la biblioteca di Montecitorio renderà disponibili al pubblico diverse postazioni informatiche con Linux. Il piano è stato sviluppato dal servizio informatico e dai questori dopo l’accoglimento di un ordine del giorno di Folena in sede di bilancio della Camera.
Dal blog di Folena: "Si tratta di una decisione straodinaria e rilevantissima. L’istituzione centrale del paese, il parlamento, decide non solo di risparmiare (il che è di per sé un obiettivo importantissimo), ma soprattutto decide di rendersi indipendente sul piano tecnologico, adottando un sistema open-source e quindi liberandosi dai vincoli del software proprietario. In tal modo si va incontro alle esigenze di trasparenza e di sicurezza che sono doverose per una istituzione pubblica.
L’esempio della Camera costituisce un importante precedente per tutte le amministrazioni pubbliche, alcune delle quali sono già passate a Linux determinando enormi risparmi (la provincia di Bolzano, ad esempio, risparmia così 1 milione di euro l’anno [tramite il FUSS! Project]). Il merito va ai deputati questori e all’amministrazione della Camera, che si sono dimostrati sensibili ad un tema tanto importante. Invierò la mia proposta di legge sul software libero nella pubblica amministrazione a tutti i deputati, invitandoli anche a scegliere Linux per i loro computer in ufficio e per i portatili, sia per ragioni di costi che per quelle di sicurezza, trasparenza e libertà.”
"Al di là dell'aspetto tecnologico - spiega Grillini - l'adozione di Linux come sistema operativo dei pc dei parlamentari può rappresentare un taglio alle spese di circa tre milioni di euro". Come riporta Repubblica infatti, sono all'incirca 3500 i computer attivi alla Camera e ognuno costa almeno 900 euro per le licenze di Office, per i programmi di produttività d'ufficio.
Ma questa rivoluzione tecnologica alla Camera non si limita la passaggio al sistema open-source. Nella stessa riunione i questori hanno dato il via libera al collegamento Wi-Fi, senza fili, a internet da alcune zone, le più frequentate anche se lontane dagli uffici, di Montecitorio. Sono state infatti attivate le antenne dei wi-fi che consentiranno ai deputati di navigare con i loro pc portatili su internet senza fili all'interno del Palazzo. È ora possibile navigare con un PC ma anche con un palmare o un telefonino dal Transatlantico, dalla buvette, dall'emeroteca, dal giardino d'onore e dai salottini laterali al cortile. Ma non è escluso che il servizio venga esteso anche ad altre aree, a partire dall'aula: quando saranno accese le antenne anche all'interno dell'emiciclo, la Camera sarà il primo parlamento al mondo con il wi-fi all'interno dell'aula legislativa. Il via al wi-fi arriva dopo una battaglia combattuta da diversi deputati, con in testa lo stesso Grillini, che presiede l'associazione dei parlamentari amici delle nuove tecnologie. |
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