La lunga battaglia legate tra Microsoft e Eolas Technologies riguardo la paternità di brevetto per la gestione dei controlli ActiveX , dopo vari capovolgimenti di fronte, è giunta finalmente al termine, con un patteggiamento tra le due aziende.La notizia emerge in una
lettera inviata dal Chief Operating Officer di Eolas agli azionisti della società, in cui il dirigente informa che le due aziende hanno raggiunto un accordo extragiudiziario su tutti i motivi di disputa. In virtù del patteggiamento la società pagherà un dividendo tra il 60 e il 70% ad azione a tutti gli azionisti. I termini dell’accordo rimangono tuttavia segreti.
La battaglia legale tra le due aziende era iniziata nel lontano 1999 quando Eolas aveva citato in giudizio Microsoft per una presunta violazione del suo brevetto sui sistemi di integrazione automatica di software interattivi esterni nei browser.
La difesa di Microsoft, ma di fatto dell'intero consorzio W3C, schierato dalla parte del colosso, si era basata sulla presunta invalidità del brevetto dovuta all'esistenza di "prove di anteriorità", cioè prove del fatto che questa tecnologia fosse stata implementata prima del deposito del suddetto brevetto da parte di Eolas. Si tratta nello specifico del browser "Viola", sviluppato da Perry Pei-Yuan Wei un anno prima della data di registrazione del brevetto, che già implementava la tecnologia in questione.
L'U.S. Patent and Trademark Office aveva tuttvia confermato la validità del brevetto n° 5.838.906, conosciuto come "
brevetto 906", e la questione era stata poi affidata ad un tribunale distrettuale.
Giorni fa si sarebbe dovuti giungere alla sentenza finale, ora resa vana dal patteggiamento raggiunto tra le parti, con cui si conclude una delle cause legali più lunghe nel settore dei brevetti.
Come sappiamo, Microsoft decise anche di modificare il comportamento del suo browser Internet Explorer relativamente alla gestione dei controlli ActiveX, a discapito della esperienza degli utenti. Da Marzo 2006 infatti, non è possibile interagire con i controlli ActiveX da certe pagine Web fino a quando tali controlli non vengono attivati facendo clic manualmente su di essi. In reazione alle news sulla modifica importante per IE, Mark Swords, Eolas Chief Operating Officer,
aveva proposto al software maker di acquistare una licenza di brevetto invece di rischiare di generare problemi agli utenti. Microsoft preferì invece incoraggiare i Web developers a correggere il codice delle loro pagine Web per evitare che gli utenti fossero costretti ad eseguire i clic extra, e rilasciò anche un
white paper dedicato.
Eolas su Modifica ActiveX di IE -
Modifica IE ActiveX: Ancora 2 Mesi -
Altre Un portavoce di Microsoft ha commentato ad InfoWorld: “
Siamo felici di essere stati in grado di raggiungere una soluzione in questa lunga disputa con Eolas e l’Università della California. Microsoft riconosce il valore delle proprietà intellettuali e crede che la protezione adeguata ed il licensing degli IP consenta alle aziende ed agli individui di ottenere un ritorno dagli investimenti, ed incoraggiare l’attività e le future innovazioni ed investimenti nell’industria IT”.